tag:blogger.com,1999:blog-5697961178987781242024-03-13T10:53:30.605-07:00Mediterraneo Spazio di PaceAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comBlogger72125tag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-87165114252306332262015-11-09T23:06:00.001-08:002015-11-09T23:06:11.098-08:00Manifestare culturală la Magenta dedicată personalității lui Vasile Alecsandri ...<a href="http://italiaromania.blogspot.it/2015/11/manifestare-culturala-la-magenta.html"><span style="color: #993300;">Manifestare culturală la Magenta dedicată personalității lui Vasile Alecsandri</span></a> .Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-55203867913522910702015-10-28T04:51:00.001-07:002015-10-28T04:51:33.692-07:00ANNIVERSARIO DELLA MARCIA VERDE E DIFESA DELL’UNITA’NAZIONALE DEL MAROCCO<a href="http://mediterranews.org/2015/10/anniversario-della-marcia-verde-e-difesa-dellunitanazionale-del-marocco/#.VjC2q8hgg9w.blogger"><strong>ANNIVERSARIO DELLA MARCIA VERDE E DIFESA DELL’UNITA’NAZIONALE DEL MAROCCO</strong></a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-60705887618166688232015-05-15T00:48:00.001-07:002015-05-15T00:48:03.254-07:00UNA RETE ITALIANA PER IL SOSTEGNO ALLA CANDIDATURA DI PARIGI COME SEDE EXPO 2025<a href="http://lagiovaneuropaunita.blogspot.com/2015/04/una-rete-italiana-per-il-sostegno-alla.html?spref=bl"> UNA RETE ITALIANA PER IL SOSTEGNO ALLA CANDIDATURA FRANCESE PER L'EXPO DEL 2025</a>: L’expo di Milano del 2015 rappresenta una grande opportunità per il nostro Paese.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-32437483780103596382015-05-15T00:46:00.001-07:002015-05-15T00:46:10.456-07:00L'ITALIA ADERISCA ALLA FRANCOFONIA<a href="http://lagiovaneuropaunita.blogspot.com/2015/03/litalia-aderisca-alla-francofonia.html?spref=bl">L'ITALIA ADERISCA ALLA FRANCOFONIA</a>: Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-51410853283130097742014-12-05T04:31:00.000-08:002014-12-05T04:31:00.621-08:00Petizione a favore dell'ingresso dell'Italia nella FrancofoniaPetizione a favore dell'ingresso dell'Italia nella Francofonia
<br />
<div id="firma-l-italia-aderisca-alla-francofonia-w528-white">
</div>
<div id='firma-l-italia-aderisca-alla-francofonia-w528-white'></div>
<script type='text/javascript' src='http://firmiamo.it/petition/jsxhr?slug=l-italia-aderisca-alla-francofonia&size=528&color=white'></script>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-14937384079859380942014-06-26T23:26:00.003-07:002014-06-26T23:26:39.499-07:00Commémoration de la Première Guerre mondiale à Medole<div style="text-align: justify;">
<a href="http://sfitalie.blogspot.com/2014/06/commemoration-de-la-premiere-guerre.html?spref=bl"> <span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong>Commémoration de la Première Guerre mondiale à Medole</strong>...</span></a><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">: <span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Dans le contexte des célébrations des batailles pour l’Unité d’Italie, l’association de la Communauté française de Milan et de Lombardie, le Délégué général du Souvenir français en Italie et le Consulat général de France à Milan ont promu une journée d’études et de visites sur la Grande Guerre le 22 juin à Medole (Mantoue), organisée par la Mairie de la ville et l’Association historique de Medole</span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-4903661293219236672014-06-01T23:12:00.001-07:002014-06-01T23:12:50.567-07:00 M. Marco Baratto, Chevalier dans l’Ordre national du Mérite<div style="text-align: justify;"><b><a href="http://sfitalie.blogspot.com/2014/05/m-marco-baratto-delegue-du-souvenir.html?spref=bl">SOUVENIR FRANCAIS EN ITALIE:</a>: Le 28 mai, le Consul général de France a remis à M. Marco Baratto les insignes de Chevalier dans l’Ordre national du Mérite</b></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-71004294355917715822014-04-12T11:49:00.003-07:002014-04-12T11:51:56.721-07:00LE RAGIONI DELLA MIA CANDIDATURA ALLE ELEZIONI EUROPEE DEL 25 MAGGIO 2014<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinptVY5rWgpKGgTy4uJiVWkmA0B46tpyHWYAgyVhZguWFw5MOoVJfjFX1I-IFIEIpD0H8JPKjQjGEH4CGERO2pGhHX5Upbo1Yw3rF2WOb89CoChmq77XaFR-WxGImCMrqAhONEBNpjbtkO/s1600/resize_fix.php.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinptVY5rWgpKGgTy4uJiVWkmA0B46tpyHWYAgyVhZguWFw5MOoVJfjFX1I-IFIEIpD0H8JPKjQjGEH4CGERO2pGhHX5Upbo1Yw3rF2WOb89CoChmq77XaFR-WxGImCMrqAhONEBNpjbtkO/s1600/resize_fix.php.png" /></a>Con grande senso di responsabilità e
con determinazione, oggi, ho accetto la candi</div>
<div style="text-align: justify;">
datura alle elezioni
europee del 25 Maggio 2014 nelle liste di “Scelta Europea” che
si pone come referente in Italia dei Liberali e Democratici Europei
(ALDE) Oggi più che mai si rende necessario riprendere il progetto
dei padri fondatori, De Gasperi , Adenauer e Schuman e rilanciare il
grande sogno degli Stati Uniti d’Europa perché senza una
legislazione comune, una politica interna ed estera comuni, i singoli
Stati non hanno una vera sovranità, ma solo quel tanto che gli
concedono la forza della altre aree economiche mondiali e l’astuzia
dei propri cittadini più ricchi e potenti. Sogno un’Europa
veramente unita che sappia dialogare con il Mediterraneo ed i Paesi
che vi si affacciano. Per questo occorre lanciare un grande progetto
Euro-Mediterraneo che sia complementare a quello Euro Atlantico.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-QYSJBMCP2FhEETNkzFwPI4VqPz0ZyMy8ICiY6Ftxcs3TGofwwFL6MCn8XuXQ8-goDHkCfmJZcno9hnFAVpeeH0-poGuphlRXO4G_LI4jbEqygx5_MhBHxasxeTJ2lpMTIPIa0WBPOfsx/s1600/simbolo_no_sfondo.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-QYSJBMCP2FhEETNkzFwPI4VqPz0ZyMy8ICiY6Ftxcs3TGofwwFL6MCn8XuXQ8-goDHkCfmJZcno9hnFAVpeeH0-poGuphlRXO4G_LI4jbEqygx5_MhBHxasxeTJ2lpMTIPIa0WBPOfsx/s1600/simbolo_no_sfondo.png" height="200" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
L’Europa deve essere il naturale
ponte tra le Americhe, in primi gli Stati Uniti d’America e il
mondo Mediterraneo. Solo in quest’ottica l’Europa sarà la vera
protagonista della politica estera mondiale.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
In particolare sul fronte Mediterraneo,
si deve consolidare l’accordo di collaborazione con il Marocco,
nazione che già ora gode di uno statuto avanzato e dunque un
rapporto privilegiato con l'UE sia a livello economico che politico,
status che potrebbe essere portato a livello di Nazione associata
all’UE facilitando in questo modo le relazioni commerciali, sociali
e politiche. Stesso statuto avanzato potrebbe essere accordato anche
ad Israele ed ad altre Nazioni che sia affacciano sul mare
mediterraneo.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Occorre rafforzare l’Agenzia europea
per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere
esterne degli Stati membri dell'Unione europea perché l'immigrazione
dai paesi terzi è possibile gestirla solo e soltanto in ambito
comunitario non con le politiche isolazioniste. Inoltre occorre
collaborare anche con le Nazioni Ue (Romania e Bulgaria) escluse dal
dagli accordi di Schengen perché possano presto, con l'aiuto di
tutti, essere accolte in questo accordo e svolgere il compito storico
di presidio delle frontiere europee.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Sul fronte interno, mi sento di
riprendere, se eletto, le battaglie che da anni conduco con il
movimento “Europei per l’Italia”, vale a dire rendere effettivo
il concetto di “cittadinanza europea”. Infatti, solo
teoricamente, i diritti dei cittadini europei sono realmente
applicabili e questo contribuisce a far sentire l’Europa lontana
dai cittadini. </div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi concepiamo l’Europa come qualcosa di astratto,
lontano e alle volte non democratica. Questo sentire comune è anche
dovuto al fatto che poco o nulla si è fatto per far sentire
veramente gli europei come parte integrante di una unica famiglia
dove poter esercitare diritti e doveri, per questo credo necessario
che il concetto di “cittadinanza europea” sia veramente
realizzato ed attuato senza più nessun tipo di egoismo.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><br /></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;">Con questo spirito, con questi ideali,
con la voglia di costruire assieme gli Stati Uniti d’Europa, vi
chiedo di appoggiare il 25 Maggio 2014 la lista “Scelta Europea”
scrivendo come preferenza il mio cognome “Baratto”
</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-24871750011645265832014-04-12T11:47:00.001-07:002014-04-12T11:47:30.634-07:00 LE RAGIONI DELLA MIA CANDIDATURA ALLE ELEZIONI EUROPEE DEL 25 MAGGIO 2014<a href="http://lagiovaneuropaunita.blogspot.com/2014/04/i-valori-alla-base-della-mia.html?spref=bl"> I VALORI ALLA BASE DELLA MIA CANDIDATURA ALLE ELEZIONI EUROPEE DEL 25 MAGGIO 2014</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-40265950925255405142013-12-25T06:42:00.000-08:002013-12-25T06:42:00.490-08:00IL GOVERNO ITALIANO PENSI ALLA RIAPERTURA DEL CONSOLATO GENERALE DI TIMISOARA <div style="text-align: justify;">
<strong>A partire dal 8 gennaio 2014 il consolato generale di Timişoara verrà chiuso,
nel contesto del “riorientamento della rete diplomatico consolare italiana” . La
competenza di questo Consolato Generale verrà accentrata all’ambasciata di
Bucarest. Pur comprendendo la necessità di riorganizzare la rete
diplomatico/consolare italiana all’estero, sarebbe opportuno che il Governo
possa ripensare questa decisione che comporta un forte disagio ai nostri
connazionali in Romania. Non possiamo dimenticare che nella provincia di Timis
(che ha per capoluogo la città di Timişoara) operano ormani da diversi anni
numerose aziende italiane e nella locale università è attiva una facoltà di
italianistica. Concentrare l’attività sull’Ambasciata di Bucarest,
costringerebbe i nostri connazionali a compiere un viaggio di oltre 500 Km con
un notevole svantaggio sia in termini di soldi sia di tempo. Per questo
chiediamo al Governo italiano , di rivedere la propria decisione sulla chiusura
del consolato generale di Timişoara o di prevedere l’apertura di un consolato
onorario dotato dei necessari poteri normalmente di spettanza del personale di
carriera.</strong></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>
</strong></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong> </strong></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>
</strong></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>Dott Marco Baratto</strong></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-600427951787586742013-10-20T07:20:00.002-07:002013-10-20T07:20:38.575-07:00RIFLESSIONI SULL'IMMIGRAZIONE<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Il nostro Paese deve dotarsi di una
legislazione per i rifugiati che sia slegata (come avviene in ogni
Nazione europea) da quella sull'immigrazione. La seconda è che
sarebbe il caso che il l'Italia incominci ad avere una nuova azione
di politica estera riprendendo, ad esempio, il progetto di una Unione
del Mediterraneo che non si sostituisca all'Unione Europea ma anzi
sia la sua integrazione. Una Organizzazione politica ed economica che
veda partecipi le Nazioni europee che si affacciano sul mediterraneo
ed i Paesi della pare meridionale in modo da permettere un vero
dialogo tra le due sponde . Tale organizzazione permetterebbe anche
di affrontare in un modo collaborativo molte tematiche da quelle
della Pace a quelle dell'immigrazione. Infatti, questo è un tema che
non rigurada solamente le nazioni europee ma molte Nazioni del
mediterraneo. A tal proposito basti ricordare i problemi a cui il
Marocco deve far fronte dopo la crisi economica spagnola e che ha
visto un incremento dell'immigrazione spagnola nel Paese del nord
Africa. La terza riflessione riguarda il tema spinoso della riforma
della cittadinanza, che anche in questo caso andrebbe affrontata non
in modo di contrapposizione ma di condivisione dei differenti punti
di vista. Infatti, prima di prendere una posizione sull'abolizione
del principio del “ius soli” sarebbe opportuno concentrarsi su
quanto si può già fare a normativa vigente . Prima fra tutti
assicurare che i cittadini europei residenti in Italia possano
esercitare pienamente e non con assurde restrizioni burocratiche i
loro diritti come quello del voto ancora oggi legato alla formalità
della richiesta , secondariamente che i tempi per l'ottenimento della
cittadinanza siano certi per coloro che presentano la domanda o
hanno presentato la domanda ai sensi di legge e che devo aspettare
anni prima di vedere una risposta . L'ultima osservazione è
sull'atteggiamento generale del nostro Paese nei confronti di alcune
Nazioni da cui provengono alcuni dei rifugiati. </div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Marco Baratto</div>
Ass. Culturale Euromediterranea Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-13061653160719249262013-09-05T11:03:00.000-07:002013-09-05T11:03:18.809-07:00PETIZIONE PER L'ITITOLAZIONE DI UNA VIA DI LODI AL VATICANISTA GIUSEPPE DE CARLI<div class="bottom-margin-2 petition-description" style="text-align: justify;">
<b>Giuseppe de Carli è
stato un grande vaticanista e al contempo con grande umanità è
riusciuto a trasmettere il messaggio della chiesa universale e del Papa a
tutti. Non dimenticava mai la "sua Lodi" . Ora la nostra città dovrebbe
omaggirlo con l'intitolazione di una Via in modo da ricordare a tutti
questo grande giornalista e grande uomo</b><br />
<br />
<b> Dott Marco Baratto<br />
Associazione Culturale Euormediterranea</b><br />
<br />
<br />
questo è il link per firmare la petizione</div>
<div id="yui_3_5_0_1_1378128145403_7992">
<br /></div>
<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">
</span></b><br />
<div id="yui_3_5_0_1_1378128145403_8078">
<b><span style="font-size: large;"><a href="http://www.change.org/it/petizioni/all-amministrazione-comunale-di-lodi-una-via-per-giuseppe-de-carli">UNA VIA PER GIUSEPPE DE CARLI A LODI</a></span></b></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-56599309872499639882013-05-07T08:18:00.000-07:002013-05-07T08:18:00.626-07:00Valdimir Ghika , eroe della libertà<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Il prossimo 17 maggio
saranno passati 49 anni dalla morte in carcere di Valdimir Ghika, che
Papa Francesco ha deciso recentemente di elevare a Servo di Dio,
primo passo verso la beatificazione. La vita di questo sacerdote
romeno è molto simile a quella vissuta da molti esponenti della
Chiesa del Silenzio durante i regimi totalitari del XX secolo
nell'Europa Orientale. Vladimir Ghika . La famiglia di Vladimir è
molto antica , originaria dell'Epiro e di ascendenze arumene,
all'epoca della dominazione ottomana dell'Europa orientale i
componenti di questa famiglia si trasferisco in Valacchia e Moldavia
( da intendersi come regione storica della Romania ) tra la fine del
XVII e gli inizi del XVIII. Sotto l'amministrazione turca, la
famiglia acquista un prestigio tale da ricopriere numerosi incarichi
, tra i membri celebri di questa casata si può ricordare ad esempio,
Alessandro principe di Valacchia e il Primo Ministro Ion Ghica
fondatore , tra l'alto, del movimento patriottico risorgimentale
<i>Fratellanza</i> e della rivista <i>Progresso</i>. <span style="color: black;">Vladimir
Ghika, nato nel giorno di natale del 1873 a Costantinopoli (Istanbul)
era dunque uno dei tanti esponenti di questa nobile famiglia ,
cresciuto nella fede cristiano ortodossa , viene mandato a compiere
gli studi a Tolosa in Francia , nazione dalla quale era legato
essendo la madre di origine francese. . Nel 1895 prosegue gli studi
universitari a Parigi . Prima di rientrare in Patria, Valdimir, si
reca a Roma per studiare presso il collegio Angelicum e per
approfondire gli studi in teologia. . Lo scoppio della prima guerra
mondiale non frena la sua passione religiosa e sociale e sarà tra
coloro che maggiormente si daranno da fare per soccorre i prigionieri
militari della Transilvania che giungevano in Italia . Sarà proprio
durante gli anni di permanenza a Roma che Vladimir decide di passare
alla Chiesa Cattolica ma non semplicemente come fedele ma come
sacerdote e il 7 Ottobre del 1923 dopo ulteriori studi viene
consacrato sacerdote a Parigi . La preparazione culutarale e la
formazione familiare non passano inosservati in Vaticano e il 13
Maggio 1931 Papa Ratti lo nomina Protonotario Apostolico in diversi
Paesi come il Giappone , la Cina e il Sud America . </span></b>
</div>
<b>
</b>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="color: black;">Mentre
in Europa i venti della seconda guerra mondiale sembrano
all'orizzonte Padre Ghika, elevato nel frattempo a rango di
Monsignore, decide di ritornare in Romania per essere vicino nell'ora
della guerra ai suoi compatrioti. . In questi anni si distingue per
l'aiuto ai malati ed ai bisognosi senza fare differenze di
nazionalità o religione attirandosi anche numerosi nemici tra i
sostenitori del Maresciallo Antonescu. </span></b>
</div>
<b>
</b>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="color: black;">La
caduta del regime filo nazista romeno non è portare di buone nuove ,
per la Romania, che al pari di altri Paesi dell'Europa orientale ,
viene assegnata dai vincitori all'influenza sovietica . Nel 1947 dopo
la forzata abdicazione di Re Michele e la sua partenza per l'esilio
inizia il periodo più duro per la Chiesa Cattolica in Romania. Sono
gli anni delle nazionalizzazione, della collettivizzazione forzata e
del tentativo da parte delle autorità comuniste di staccare i
cattolici romeni di rito latino e creare una chiesa nazionale
dipendente dalla Stato, gli anni della cancellazione della chiesa
greco – cattolica e della lotta senza fine alla religione.</span></b></div>
<b>
</b>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="color: black;">In
questo scenario , Mons Vladimir Ghika, si dimostra prima di tutto
missionario, e non dimentica di pregare e parlare , anche
pubblicamente in difesa dei tanti sacerdoti che vengono man mano
catturati ed imprigionati, continua ad assicurare, lui sacerdote di
rito latino anche l'assistenza spirituale ai fedeli greco cattolici
rimasti privi di vescovi e preti. Lotta contro le incarcerazioni
arbitrarie anche dei sacerdoti ortodossi che si oppongono al nuovo
regime . Questa sua opposizione è notata dalla polizia politica che
dopo numerosi mesi di osservazione lo arresta il 16 maggio 1952 con
l'accusa di alto tradimento . Nonostante i lunghi interrogatori e le
torture subite non rinuncerà mai alla sua fede e alla fedeltà alla
Santa Sede . Questa sua determinazione la porterà avanti come un
martire del XX secolo fino al 17 maggio 1954 giorno della sua morte.</span></b></div>
<b>
</b>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b><br /></b>
</div>
<b>
</b>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="color: black;">Marco
Baratto</span></b></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-39488791538812460462013-04-17T04:31:00.003-07:002013-04-17T04:33:53.940-07:00ANCORA UNA VOLTA SIAMO ANCORA TUTTI AMERICANI<div style="text-align: justify;">
<b><span class="userContent">Due esplosioni hanno coinvolto la città di Boston causando morti e
feriti, ancora una volta gli Stati Uniti sono vittime di un attentato ,
ancora una volta siamo vicini al Popolo e al Governo degli Stati Uniti
d'America in questo momento di tragedia. Tale attentato è un colpo ed
una ferita non solo ad una Nazione, senza la quale noi tutti non saremo
liberi m<span class="text_exposed_show">a è un attacco ai valori stessi
degli Stati Uniti e con essi di tutte coloro che amano la libertà .
Boston è non solo una delle città più importanti degli Stati Uniti ma è
il luogo dove Il 16 dicembre 1773, un gruppo di appartenenti ai "Figli
della Libertà", travestiti da pellerossa, assaltò nel porto tre navi
della Compagnia delle Indie, e gettò in mare le casse di tè che erano
stivate a bordo. Un gesto epocale che di fatto fu uno dei primi atti con
il quale si diede avvio a quella guerra d'indipendenza che sarebbe
scoppiata due anni più tardi e che avrebbe portato alla costituzione
degli Stati Uniti d'Ameria, una Nazione, indivisibile, "fondata sotto
Dio , dove vi è giustizia e libertà per tutti". Per questi valori
universali, per l'amore verso la libertà di ogni nazione opressa che
esprimiamo la nostra gratitudine e solidarità in queste ore difficili al
popolo ed al Governo degli Stati Uniti d'America.<br /> </span></span></b>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span class="userContent"><span class="text_exposed_show">Marco Baratto</span></span></b></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-28428159186560818402013-04-06T04:48:00.000-07:002013-04-06T04:48:01.039-07:00NESSUN VINCOLO AI LAVORATORI CROATI A PARTIRE DAL 1 LUGLIO<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong></strong></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong>
</strong></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong>Non si ripeta la
discriminazione tra cittadini della UE avvenuta dopo l’allargamento del 2007.<o:p></o:p></strong></span></i></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong>
</strong></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<i><o:p><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong> </strong></span></o:p></i></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong>
</strong></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong>Il commissario all’allargamento,
Stefan Fule, riferendo sul lungo percorso che porterà la Croazia ad essere il
28° stato dell’Unione Europea ha voluto sottolineare come questo sia “una
storia di successo” e la Croazia “ ha mostrato di essere determinato e in tanti
anni di duro lavoro e' riuscito ad arrivare al traguardo' . Tale dichiarazione
fa ben sperare anche per quanto riguarda i diritti dei cittadini croati che
presto diverranno a pieno titolo “cittadini comunitari” . La speranza
della nostra Associazione, è che dal 1 Luglio i cittadini della Repubblica
Croata potranno stabilirsi in qualsiasi parte dell’Unione ed esercitare
qualsiasi lavoro senza qui vincoli che hanno caratterizzato i cittadini di
Romania e Bulgaria dopo l’adesione del 2007. Per questo chiediamo al Governo
italiano, di farsi portatore in Europa di una posizione che non sia di ostacolo
ai cittadini croati che intendono stabilirsi e lavorare all’interno della U.E</strong></span></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong>
</strong></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong> </strong></span></o:p></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong>
</strong></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong>Dott. Marco Baratto</strong></span></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong>
</strong></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong>Associazione Culutrale
Euromediterranea</strong></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-42592477038213897632013-03-23T07:53:00.000-07:002013-03-23T07:53:00.307-07:00Un augurio di buon lavoro a Papa Francesco<div style="text-align: justify;">
<span class="userContent"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Mangal; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: SimSun; mso-fareast-language: ZH-CN;">Oggi con mente fredda ho riletto il primo messaggio di Papa Francesco , la frase della Chiesa di Roma "che presiede nella carità le altre chiese" richiama Sant'Ignazio (questa volta d'Antiochia) e putroppo quasi nessun commentatore si accorto di questa citazione che ha un significato di profonda lettura ecumenica soprattutto con le chiese orientali che non si oppongono ad un primato d'onore del Vescovo di Roma . Non possiamo dimenticare che contrariamente a quanto si creda il Cardinal Bergoglio ha una profonda conoscenza della tradizione orientale in quanto fino alla sua elezione come Vescovo di Roma era Primate Cattolico di rito Latino di Argentina e ricopriva anche il ruolo di ordinario per i fedeli di cattolici di rito orientale privi di ordinariato proprio .Questo lo fa un profondo conoscitore per lo meno del rito e della tradizione cristiana d'oriente quindi potrà dialogare con maggiore conoscenza con le chiese orientali ortodosse. In un certo senso i due pontificati sono complementari; Benedetto XVI ha permesso il ravvicinamento delle chiese riformate (anglicana e luterana) anche per la sua vicinanza (essendo tedesco) almeno culturale al mondo riformato, Papa Francesco come (ex) ordinario per l'argentina dei cattolici orientali potrà aprire un dialogo verso l'oriente cristiano . Altri gesti richiamano la tradizione orientale o perlomeno<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il periodo della Chiesa indivisa. Infatti, in quella sera in cui Papa Francesco si è presentato ai fedeli dopo la sua elezione. Nella Didaché, raccolta di istruzioni e usanze della Chiesa primitiva, scritta negli ultimi decenni del I secolo, cioè contemporaneamente agli ultimi scritti canonici, si può osservare la convivenza tra profeti e dottori da un lato, vescovi e diaconi dall'altro. In 15, 1 si legge:“Eleggetevi episcopi e diaconi degni del Signore, uomini miti, disinteressati, veraci e sicuri; infatti essi svolgono per voi lo stesso ministero dei profeti e dei dottori” una modalità ancora presente nella tradizione orientale dove i patriarchi ortodossi vengono eletti non solo dal Sinodo ma, anche da un“colleggio elettorale” che comprende i Padri Sindonali e anche dei laici in rappresentaza delle varie diocesi. Quindi la richiesta di preghiera formulata da Papa francesco si inserisce nel coinvolgere i fedeli nella scelta effettua dai Padri nel Conclave ed in linea con la tradizione della Chiesa indivisa. Questi gesti , quindi, nascondono già di per se stessi un programma , che in linea con il pontificato precedente sarà di dialogo e collaborazione con le altre confessioni cristiani d'occidente e d'oriente</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Mangal; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: SimSun; mso-fareast-language: ZH-CN;"></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Mangal; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: SimSun; mso-fareast-language: ZH-CN;">Marco Baratto</span></div>
</span></div>
<br />
<span class="userContent"><span class="text_exposed_show"></span></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-82513389164200177442012-12-12T04:16:00.000-08:002012-12-12T04:16:00.396-08:00Italia e Marocco due Nazioni strettamente legate tra loro<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none;">
<i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;">Dott. Marco Baratto<o:p></o:p></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none;">
<i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;"><o:p> </o:p></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none;">
<i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;"><o:p> </o:p></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none;">
<i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;">Nel anniversario della intronizzazione di S.M Mohammed V ricordiamo i legami profondi tra Italia e Marocco due Nazioni strettamente legate tra loro.</span></i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;"><o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none;">
<i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;"><o:p></o:p></span></i><br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;">Il 18 novembre cadrà l’ 85° anniversario della intronizzazione di S.M. Mohammed V padre della lotta di indipendenza del Marocco e figura poco nota se non sconosciuta in Italia ma che sicuramente può essere accomunata a quei<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>grandi statisti che alla fine del secondo conflitto mondiale hanno permesso la rinascita dei rispettivi Paesi.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;">Con l'aggiunta per quanto riguarda questo Sovrano del fatto che è sotto il suo Regno che la cara ed amica nazione marocchina ha ritrovato la sua indipendenza. Un’autonomia politica che il Marocco, caso eccezionale per la regione, può vantare, fin dal XI secolo dell'era cristiana. In questo lungo cammino molte sono state le occasioni che Italia e Marocco hanno avuto per stipulare accordi ed intensificare la loro amicizia. Già all'epoca delle Repubbliche Marinare, le città di Genova e Pisa avevano stipulato accordi di cooperazione commerciale e politica ma è soprattutto </span><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;">con il XIX secolo che i rapporti tra Italia (ma sarebbe meglio dire tra il Regno di Sardegna prima, ed il Regno d</span><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;">'Italia successivamente) si sono intensificati. Nel 1849 il Console Sardo a Tangeri, Giovanni Cuneo, non solo iniziò la sua opera di avvicinamento politico culturale con il Marocco ma, questa terra divenne anche luogo di ospitalità e rifugio per molti patrioti italiani costretti a scappare dopo i fallimenti delle rivoluzioni di Roma e Venezia dell'anno prima, tra questi trovo doveroso ricordare il soggiorno di sei mesi di Giuseppe Garibaldi prima di imbarcarsi per gli Stati Uniti. Le vere relazioni tra Regno d'Italia e l'allora Sultanato del Marocco sono opera del piemontese Conte Stefano Scovasso che riuscì a tessere non solo relazioni ufficiali ma anche di profonda e vera amicizia, con le autorità del Marocco.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;">Il Sultano diede numerose prove della fiducia che nutriva verso il nostro Paese autorizzando l'uscita dal Marocco di studenti affinché potessero istruirsi presso le università italiane dal quel momento iniziò una discreta e poco nota presenza di studenti marocchini nelle Università di Pavia, Bologna e Roma e Torino. Ma i più interessanti e sostanziosi furono i rapporti economici e commerciali che presero il via in quegli anni. Il Re Mulay Al Hassan (1873-94), infatti, mirava a rafforzare la posizione internazionale del suo paese ed a renderlo anche militarmente più forte e vedeva nell'Italia una Nazione di cui potersi fidare soprattutto perché non aveva mire coloniali nei<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;">confronti del Marocco anzi, come ci narra Edmondo De Amici, che faceva parte della missione diplomatica italiana per volere dello stesso Console Scovasso, il Sovrano magrebino accolse con tutti gli onori gli italiani con queste parole <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;"><o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;">"</span><i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;">sono</span></i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;"> </span><i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;">lieto che il Re d'Italia abbia mandato un</span></i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;"></span><i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;">ambasciatore per stringere maggiormente</span></i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;"></span><i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;">i legami della nostra antica amicizia.</span></i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;"></span><i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;">La Casa di Savoia non mosse mai guerra</span></i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;"> </span><i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;">al Marocco.</span></i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;"> </span><i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;">Io amo la Casa di Savoia e ho seguito</span></i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;"> </span><i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;">con gioia e con ammirazione i grandi</span></i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;"> </span><i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;">avvenimenti che si compiono sotto i suoi</span></i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;"> </span><i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;">auspici in Italia. (...) Ai tempi di Roma</span></i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;"> </span><i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;">antica l'Italia era il paese più potente del</span></i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;"> </span><i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;">mondo.Poi si divise in sette stati.</span></i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;"> </span><i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;">I miei antenati furono amici di tutti e sette</span></i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;"> </span><i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;">questi Stati. Ed io, ora che tutti e sette si</span></i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;"> </span><i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;">sono riuniti in uno solo, ho concentrato in</span></i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;"> </span><i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;">quest'uno tutta l'amicizia che i miei antenati</span></i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;"> </span><i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;">nutrivano per gli altri</span></i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;">"<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ed ancora dopo aver ricevuto come omaggio un ritratto di S.M. Vittorio Emanuele II affermò<o:p></o:p></span></div>
<span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;"><o:p> </o:p></span><br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;">: "</span><i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;">è un dono prezioso, e io le farò porre nella sala dove dormo, in faccia ad uno specchio, che è il primo oggetto su cui cadono i miei occhi allo svegliarmi; e cosi ogni mattina, appena desto, vedrò riflessa l'immagine del Re d'Italia e penserò a lui.”<o:p></o:p></span></i></div>
<br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;">Il Sovrano Marocchino manifestò poi al rappresentante italiano l'intenzione di installare a Fez, con l'assistenza dell'Italia, una fabbrica di armi bianche e di acquistare una nave da guerra per migliorare la difesa costiera. Giova infatti ricordare che si stavano accentuando proprio in quel periodo altre Nazioni Europee avevano mire sul Regno. Lo Scovasso aveva riferito con un suo rapporto del 3 agosto 1886 "</span><i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;">'instorno ai maneggi al Marocco</span></i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;">". É comprensibile quindi come </span><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;">da parte italiana si procedesse con cautela e come il ministero degli esteri non esitasse a manifestare allo Scovasso le sue esitazioni in merito particolarmente all'invio di personale tecnico militare in Marocco anche per i vincoli politici che legavano l'Italia alla Francia anche se in un primo momento L'Italia cercava nuovi spazi per consolidare la sua posizione mediterranea ed il Marocco appariva un'opzione valida e suscettibile di interessanti sviluppi fino a quando le mire di altre Nazioni </span><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;">costrinsero l'Italia a cercare e perseguire altre soluzioni. </span><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPSMT","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT;">Su quella amicizia e fratellanza costruita dallo Scovasso, più di un secolo fa, rimane traccia anche nell’attuale diplomazia italiana, ma credo sia necessario rinverdire quei rapporti, non solamente a livello ufficiale ma anche a livello di popolo per capire quanto ci lega al Popolo e alla Nazione Marocchina<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;"><o:p> </o:p></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i><span style="color: black; font-family: "TimesNewRomanPS-ItalicMT","serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPS-ItalicMT;">(*) Presidente Associazione Culturale Euromediterranea</span></i></b></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-68929208845063291842012-11-30T05:36:00.000-08:002012-11-30T05:36:00.420-08:00ANCHE IN ITALIA NORME CONTRO IL NEGAZIONISMO
<br />
<div style="text-align: justify;">
<strong><span style="font-weight: normal; mso-bidi-font-weight: bold;"><o:p> </o:p></span></strong></div>
<strong><i style="mso-bidi-font-style: normal;">A
69 anni dalla deportazione della comunità ebraica romana parte l’iter
legislativo per introdurre, anche nel nostro Paese, una normativa contro il
“Negazionismo”</i></strong><i style="mso-bidi-font-style: normal;"> .<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Come Associazione , auspichiamo che in ogni
consiglio comunale d’Italia si approvi un ordine del giorno a sostegno di
questa legge.</b><strong><span style="font-weight: normal; mso-bidi-font-weight: bold;"><o:p></o:p></span></strong></i><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<strong><span style="font-weight: normal; mso-bidi-font-weight: bold;"><o:p> </o:p></span></strong></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<strong><span style="font-weight: normal; mso-bidi-font-weight: bold;">Il 16 ottobre si è ricordato il 69° anniversario
della deportazione operata dalle S.S di oltre 1000 ebrei romani. Una delle
pagine , accanto alla promulgazione delle leggi antiebraiche del 1938 tra le
più tristi della storia italiana . Un episodio, che assieme ad altri dimostra
come, putroppo anche in Italia venne avvallata la politica antiebraica che
infiammava tutta l’Europa e che rimane una delle macchie che ricade sulla
storia della Penisola. <o:p></o:p></span></strong></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<strong><span style="font-weight: normal; mso-bidi-font-weight: bold;">La politica antiebraica nel nostro Paese era
cominciata con il triste discorso di Mussolini a Trieste, città che per secoli
era stata definita , dalla comunità ebraica, per la sua tolleranza religiosa e
cosmopolita la “Porta di Sion”. Tale indirizzo era proseguito con le leggi
antiebraiche avallate dalla Monarchia, che cacciarono dalle scuole di ogni
ordine e grado studenti e professori di religione israelita. Le stesse norme
impedivano ai cittadini italiani di religioni ebraica lo svolgimento di
professioni e incarichi pubblici<o:p></o:p></span></strong></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<strong><span style="font-weight: normal; mso-bidi-font-weight: bold;">Nello stesso giorno di 69 anni fa, quando la
comunità ebraica di Roma venne duramente colpita, inizia in Parlamento l’iter
di legge </span></strong>che porterà alla definizione di un reato di <strong>negazionismo.
</strong><strong><span style="font-weight: normal; mso-bidi-font-weight: bold;">La
norma all’attenzione dei deputati e senatori porta come rubrica </span></strong><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“Modifiche all’articolo 3 della legge 13
ottobre 1975, n. 654, in materia di contrasto e repressione dei crimini di
genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra, come definiti dagli
articoli 6, 7 e 8 dello Statuto della Corte penale internazionale”.<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><o:p></o:p></span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Il disegno di legge nasce dalla volontà di far sì
che anche in Italia esista una norma di contrasto di quelle forme di
“negazionismo” che costituiscono uno degli aspetti più odiosi delle pratiche
razziste.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Prima firmataria del Disegno di Legge è Silvana
Amati e vede poi le firme dei senatori Lucio Malan, Rita Levi Montalcini, Anna
Finocchiaro, Maurizio Gasparri e di altri 93 deputati di quasi tutti i Gruppi.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
La norma, rappresenta un evento per il nostro
Paese, e servirebbe anche a cancellare la triste pagina scritta nel 1938 oltre
che porre fine alle campagne antisemite e negazioniste. Per questo il
provvedimento deve essere sostenuto da una ampia maggioranza parlamentare e
ricevere il massimo consenso popolare. Per questo che come Associazione ,
auspichiamo che in ogni consiglio comunale d’Italia si approvi un ordine del
giorno a sostegno di questa legge contro il negazionismo.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<o:p> </o:p></div>
<br />
Dott. Marco Baratto<br />
Associazione Culturale Euromediterranea<br />
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-83805842620127540462012-11-04T23:18:00.000-08:002012-11-04T23:18:00.102-08:00DIFENDERE L’UNITA’ NAZIONALE DEL MAROCCO E PROMUOVERE LA SUA IMMAGINE ALL’ESTERO
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="color: #444444; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10pt; line-height: 115%;"><strong>In occasione dell’anniversario della “Marcia Verde” si rilanci
l’immagine del Marocco all’estero attraverso la promozione della cultura, della
storia e della civiltà di questa Nazione. La prossima Esposizione Universale di
Milano del 2015 (Expo2015)<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dovrebbe
essere la vetrina di questa Nazione <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>fondata sulla tolleranza.<o:p></o:p></strong></span></i></div>
<strong>
</strong><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10pt; line-height: 115%;"><strong>All’alba del
6 novembre 1975, un corteo di 350.000 marocchini si ritrovo’ nel deserto
sahariano per una marcia che durò diversi giorni. Il Sovrano Hassan II
intendeva liberare il Sahara marocchino dalla presenza spagnola, come aveva
promesso a suo padre, all’indomani dell’Indipendenza del Marocco. Un atto
pacifico e civile che voleva dimostrare la piena sovranità di uno Stato su di
una regione da sempre facente parte del Regno del Marocco. <o:p></o:p></strong></span></div>
<strong>
</strong><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10pt; line-height: 115%;"><strong>Oggi il
Marocco e il suo sovrano non solo correttamente si trovano a riaffermare i
principi che portarono alla decisione pacifica del compianto Re Hassan II ma
anzi attraverso un intelligente progetto di regionalizzazione vogliono fare dell’intero
Regno un zona di sviluppo e progresso per tutta la regione del Nord Africa.<o:p></o:p></strong></span></div>
<strong>
</strong><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10pt; line-height: 115%;"><strong>In questa
chiave l’eventuale presenza del Marocco all’Esposizione Universale di Milano
(Expo2015) non solo rilancerebbe il partenariato euromeditarraneo ma, farebbe
vedere e conoscere al mondo questo Paese che sotto l’alta guida di S. M
Mohammed VI, non<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>solo ha premesso la
difesa dell’unità nazionale ma anche iniziato un processo di ammodernamento
della Nazione. Basti ricordare , ad esempio , il nuovo codice di famiglia, che
sancisce la piena parità tra uomo e donna , all'interno della famiglia, anche
in caso di separazione o divorzio. Le conquiste che il Marocco potrebbe far
conoscere non sono solo quelle nel campo sociale ma anche le grandi possibilità
di investimento nel campo delle infrastrutture.<o:p></o:p></strong></span></div>
<strong>
</strong><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10pt; line-height: 115%;"><strong>Oggi il
Marocco grazie allo status di cooperazione avanzato riconosciuto con l’ UE da
un lato e con gli Stati Uniti d’America dall’altro è una Nazione destinata ad
essere un ponte tra mediterraneo, Europa e America. Sostenere il Marocco, vuole
dire aprire una nuova pagina nella storia delle relazioni economiche, politiche
e sociali dell’africa settentrionale , Europa e degli Stati Uniti d’America.<o:p></o:p></strong></span></div>
<strong>
</strong><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10pt; line-height: 115%;"><strong>Per questo
credo che la politica italiana debba seriamente riflettere sull'importanza
dell'unità nazionale marocchina. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Difendere
l’unità nazionale del Marocco, appoggiare nel suo progetto di “ammodernare
nella tradizione” lo Stato marocchino significa appoggiare la Pace, il
progresso e lo sviluppo non solo del popolo marocchino ma anche di tutta la
regione. L’Italia deve fare una chiara scelta di campo e dare il suo pieno
appoggio a S. M. Mohamed VI incrementato la cooperazione internazionale, lo
sviluppo economico di questo Paese e auspicando la presenza di questa Nazione
all’Expo 2015 che sarà la “vetrina” migliore per sviluppare una nuova società
più aperta e libera da ogni pregiudizio.<o:p></o:p></strong></span></div>
<strong>
</strong><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10pt; line-height: 115%;"><o:p><strong> </strong></o:p></span></div>
<strong>
</strong><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10pt; line-height: 115%;"><strong>Dott. Marco
Baratto<o:p></o:p></strong></span></div>
<span style="color: #444444; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10pt; line-height: 115%;"><strong>Associazione
Culturale Euromediterranea<o:p></o:p></strong></span><br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-48991263168929102142012-09-20T23:15:00.000-07:002012-09-20T23:15:00.290-07:00IL ROTARY CLUB HATEG BENEFICERA’ DI UN AIUTO DA PARTE DI CLUB EUROPEI E ITALIANI PER LA SITEMAZIONE DELL’OSPEDALE CITTADINO
<br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none;">
<span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;"><o:p> </o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;">Tale
successo fortemente sostenuto dal Comitato Inter Paese Romania Italia del
Rotary, presieduto da Costin Tancu (RC SIBIU) e dal Comitato Inter Paese Italia
Romania presieduto da Marco Baratto (RC SAN GIULIANO MILANESE) rappresenta un
successo di portata storica . Infatti, era per la prima volta che un club
romeno , sostenuto dai due comitati inter paese, prendeva parte a un evento del
genere e per la prima volta un club romeno ha potuto ha visto vincitore un
proprio progetto<o:p></o:p></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none;">
<span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;"><o:p> </o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;">Il Rotary Club Hateg, distretto 2241, è stato il
club vincitore del 6 Multi- Club Workshop. Questo permeterà al club romeno di
poter realizzare un progetto di ammodernamento dell’ospedale provinciale di
Hateg (Hunedoara). Tale successo fortemente sostenuto dal Comitato Inter Paese
Romania Italia del Rotary, presieduto da Costin Tancu (RC SIBIU) e dal Comitato
Inter Paese Italia Romania presieduto da Marco Baratto (RC SAN GIULIANO
MILANESE) rappresenta un successo di portata storica . Infatti, era per la
prima volta che un club romeno , sostenuto dai due comitati inter paese,
prendeva parte a un evento del genere e per la prima volta un club romeno ha
potuto ha visto vincitore un proprio progetto. L’importo dell’azione e pari a
60.000 USD </span><span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;">Il Multi- Club Workshop (seminario) è una iniziativa
avviata nel 2006 in occasione di un incontro t</span><span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;">ra Rotary club italiani e svedesi. L’idea che
queste persone hanno valutato è stata quella di </span><span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;">sviluppare l’amicizia tra i popoli anche attraverso
progetti da realizzare in comune. </span><b><span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Bold","sans-serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Bold;">Leonardo de </span></b><b><span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Bold","sans-serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Bold;">Angelis </span></b><span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;">del
Rotary Club Ravenna, che ha lanciato questa idea, l’ha quindi concretizzata
avviando e </span><span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;">coordinando ogni anno un Multi-Club Workshop. Il 1°
si è svolto il 15 settembre 2007 a Stoccolma, </span><span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;">in Svezia e i successivi a Bari, Riga, Ravenna e
Malmö. Dal 2007 molti Rotariani francesi, italiani, </span><span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;">lettoni, russi, serbi, spagnoli, svedesi e tedeschi
hanno partecipato a questi incontri. Il 6° Multi-Club </span><span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;">Workshop si è tebnuto quest’anno a Manfredonia, nel
Gargano. </span><span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;">Gli obiettivi sono stati<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>i seguenti:<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Bold","sans-serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Bold;">Workshop (seminario di lavoro): </span></b><span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;">i Rotary club partecipanti esaminano congiuntamente
i progetti </span><span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;">presentati e selezionano quelli da sottoporre ai
rispettivi Consigli Direttivi per la loro eventuale </span><span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;">realizzazione. In questa riunione analizzano anche
lo stato dei progetti, approvati a seguito dei </span><span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;">precedenti Multi-Club Workshop, già realizzati e/o
in fase di realizzazione. </span><b><span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Bold","sans-serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Bold;">Divertimento: </span></b><span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;">Costruire
rapporti di amicizia e visitare le attrazioni locali. Ogni anno, ciascun
rappresentante di club può presentare un progetto ai Rotariani convenuti. Il
compito di questi rappresentanti è quello di scegliere uno o più progetti, 3 al
massimo, da supportare con adeguati finanziamenti. Quando i Consigli Direttivi
dei club hanno definitivamente approvato i progetti selezionati al seminario, i
fondi possono essere trasferiti sul c.c. bancario di uno dei due sponsor
principali e così i progetti possono essere realizzati.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify;">
<span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;">Ciascun progetto necessita di almeno 2 partner:<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;">- il “Primary International Sponsor”, cioè un RC
internazionale;<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;">- il “Primary Host Sponsor”, cioè un RC del luogo
dove il progetto verrà realizzato.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;">Nei Multi-Club Workshops degli anni scorsi, molte
persone si sono incontrate e si sono divertite </span><span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;">visitando le attrazioni locali e partecipando ad
eventi conviviali che hanno certamente contribuito a </span><span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;">rinsaldare l’Amicizia e la Pace fra tante nazioni.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Roman","serif"; font-size: 11.5pt; mso-bidi-font-family: Times-Roman;"> L’oggetto di questo 6° incontro Rotariano è
stato<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il seguente:<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #1f497d; font-family: "Times-Bold","sans-serif"; font-size: 13pt; mso-bidi-font-family: Times-Bold;">VISIONE FUTURA<o:p></o:p></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i><span style="color: #1f497d; font-family: "Times-BoldItalic","sans-serif"; font-size: 13pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Times-BoldItalic;">dai “Matching Grant” ai “Global Grant”</span></i></b></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-12265806874701728892012-09-01T02:36:00.001-07:002012-09-01T02:42:12.097-07:00NON DISPERDIAMO L'EREDITA' MORALE DEL CARDINAL MARTINI<div style="text-align: justify;">
<span class="userContent">Ieri sera un doppio arcobaleno ha illuminato
il cielo di Milano. L'arcobaleno è un ponte tra il cielo e la terra , Il
nostro
Arcivescovo è stato un ponte di dialogo per la nostra città , la sua
diocesi, e tutti coloro che credono nel dialogo tra le fedi e anche
coloro che non credono o semplicemente sono alla ricerca ....insomma un
uomo di una Chiesa che tutti vorremmo ma che è semplicemente l'essenza
dello spirito e della tradizione ambrosiana sembre coraggiosa e libera:
Ancora una volta, il nostro Arcivescovo ci ha voluto mandare un segno,
un segno profetico di continuare a essere costruttori di dialogo tra
uomini e donne di fedi, culture e tradizioni diverse. A noi il compito
di raccogliere la sua eredità spirituale e fare di Milano un laboratorio
morale e civile per l'intero Paese. Milano, ritorni a essere la "terra
di mezzo" , la terra del dialogo tra oriente e occidente , tra il nord e
il sud del mondo.</span></div>
<br />
<span class="userContent"></span><span class="userContent"><br />Dott Marco Baratto</span><br />
<span class="userContent">Associazione Culturale Euromediterranea </span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-90177914522815648272012-08-15T06:35:00.000-07:002012-08-15T06:35:00.164-07:00L’ASSOCIAZIONE CULTURALE EUROMEDITERRANEA INIZIA UNA COLLABORAZIONE CON LA FONDAZIONE “CEFALONIA – CORFU’ ONLUS” DI MILANO<br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: Calibri;">Per il Dottor Marco Baratto, anche la volontà di contribuire ed a
riscoprire alcune delle pagine meno note al grande pubblico della liberazione
dell'Italia dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista. Le pagine che
hanno visto come protagonisti della liberazione d'Italia dalla dittatura
fascista e dall'occupazione nazista i reparti provenienti dagli altri Paesi
Europei e del Mediterraneo.<o:p></o:p></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;">L’associazione culturale euro
mediterranea presieduta dal Dottor Marco Baratto di Mulazzano ha aderito alla
“Fondazione Cefalonia – Corfù 1941/1944 – Museo Laboratorio Memoria e Futuro
–Onluis” , presieduta dall’Avv.Costantino Ruscigno. . L’associazione
culturale<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>euro mediterranea tramite il
suo presidente all’interno della fondazione si occuperà<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>delle Relazioni esterne per Europa e
Mediterraneo .La Fondazione Europea Cefalonia-Corfù 1941/44 è nata nel maggio
del 2009 per<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>iniziativa delle sezioni
provinciali di Milano, di Novara e di Torino dell’A.N.D.A.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>(Associazione Nazionale Divisione Acqui): è una
Fondazione di Partecipazione che<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>consente l’adesione, come sta già avvenendo, di soggetti sia pubblici
sia privati (enti<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>locali, istituzioni,
associazioni, fondazioni, singoli cittadini) in Italia, in Grecia, in<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Germania, nonché in tutta Europa e oltre.
l’obbiettivo di realizzare eventi dedicati all’approfondimento dei temi legati
allo spazio mediterraneo .Le attività della Fondazione, con sede a Milano,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>muovono dalla convinzione che, nell’ambito
della storia<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>europea, la tragica vicenda
di Cefalonia e Corfù sviluppatasi tra il 1941 e il 1944 ed,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>in particolare, nel drammatico settembre
1943, in cui migliaia di soldati italiani,<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>inermi prigionieri di guerra, furono massacrati dall’esercito tedesco
dopo i<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>combattimenti e centinaia di
civili greci furono imprigionati, torturati ed uccisi,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>racchiude in sé insegnamenti e valori
fondamentali, ancora oggi di grande<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>importanza, per una costruzione condivisa di una nuova Europa Unita. </span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>A Cefalonia e Corfù, nell’arco di tre anni, si
sono rapidamente susseguiti fatti<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>storici di grande significato simbolico: la vergognosa ed ingiustificata<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>aggressione armata di uno Stato estero, gli
orrori della guerra, il massacro di<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>migliaia di uomini in violazione dei più elementari diritti umani ed,
allo stesso<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>tempo, l’eroica fedeltà alle
Istituzioni di uno Stato ed alla Patria, la difesa della dignità di un popolo,
la solidarietà tra fratelli europei nella lotta di Liberazione.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Durante la Seconda Guerra Mondiale anche
altri drammatici eccidi sono stati compiuti in modo del tutto ingiustificato e
sempre in violazione dei diritti umani,<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>analogamente a quanto avvenuto a Cefalonia e Corfù.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;">A Questi ideali si aggiunge , per
il Dottor Marco Baratto, anche la volotà di contribuire a ed a riscoprire
alcune delle pagine meno note al grande pubblico della liberazione dell'Italia
dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista. Le pagine che hanno visto
come protagonisti della liberazione d'Italia dalla dittatura fascista e
dall'occupazione nazista i reparti provenienti dagli altri Paesi Europei e del
Mediterraneo. Infatti, se non si deve mai dimenticare l'indispensabile apporto
degli Stati Uniti d'America altrettanto non si deve dimenticare il contributo
alla liberazione del Nostro Paese da parte delle truppe marocchine (facenti
capo al Corpo di Spedizione Francese) ai reparti Greci ( che con il sacrificio
di 177 uomini liberarano Rimini del 1944) e della Brigata Ebraica .
Quest'ultima dopo un primo addestramento in Alessandria d'Egitto, venne inviata
nel novembre 1944 sul fronte italiano. Il 27 marzo 1945 la fu affiancata al
Gruppo di Combattimento "Friuli" con il quale fu protagonista dello
sfondamento della linea gotica nella vallata del Senio. Dal 3 aprile 1945 a
Brisighella fu consegnata alla Brigata la propria bandiera:
azzurro-bianco-azzurro con la stella di David al centro. Dislocata nei pressi
di Alfonsine, la Brigata combatté con le proprie insegne a fianco di unità
italiane e polacche, distinguendosi in numerose operazioni militari per la
liberazione della Romagna e dell'Emilia, da Cuffiano, a Riolo Terme, Ossano,
Monte Ghebbio, La Serra, Imola e Ravenna, fino a Bologna. I suoi caduti sono
tumulati al cimitero di Piangipane a Ravenna. In tutto la Brigata Ebraica
combatté in Italia dal 3 marzo al 25 Aprile 1945.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;">Una storia del movimento di
liberazione che sia condivisa tra tutti i popoli che hanno lottato durante la
seconda guerra mondiale contro le dittature<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>e che ricordi anche il contributo di tutti i popoli del bacino del
mediterraneo alla liberazione dell’Italia hanno spinto l’associazione culturale
euro mediterranea, e il suo presidente Marco Baratto a stingere un rapporto di
stratta collaborazione e di partecipazione attiva alla “Fondazione Cefalonia –
Corfù 1941/1944 – Museo Laboratorio Memoria e Futuro –Onluis” , presieduta
dall’Avv.Costantino Ruscigno</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;">Associazione Culturale Euromediterranea</span></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-45321901787326425262012-07-20T00:55:00.000-07:002012-07-20T00:55:00.354-07:00I MUSSULMANI NEL RISORGIMENTO ITALIANO<br />
<div align="JUSTIFY" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
Il
prossimo 20 Luglio i fedeli mussulmani inizieranno il mese sacro del
Ramadam, tale occasione non solo ci spinge ad augurare a tutti coloro
che professano questa fede, un sincero augurio affinché questo tempo
di conversione possa essere vissuto appieno e in modo compiuto. Ma,
al contempo , ci permette di farci riflettere come l'islam sia stato
stato sempre parte integrante della cultura italiana ed europea .
</div>
<div align="JUSTIFY" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-weight: normal;">Senza
scomodare l'esempio di </span><b>F</b><b>ederico II Hohenstaufen </b><span style="font-weight: normal;">,
che per primo, grazie al suo ecclettismo culturale e alla sua sete
di conoscenza riusci ad essere , a dispetto del tempo in cui viveva,
un ponte tra la cultura occidentale e il mondo orientale ed islamico.
Oppure Francesco d'Assisi che non ebbe timore di attraversare il
campo crociato tra sberleffi, scherni , calci e botte pur di
incontrare (ed essere accolto in Pace) dal Sultano al-Malik
al-Kamil. Nipote del famoso Saladino, e uomo definito dai cronisti
dell'epoca come un uomo colto, illuminato </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-weight: normal;">Come
dicevo, senza scomodare questi illustri personaggi, in questi giorni
che precedono il Ramadam, mi sembra giusto ricordare di ricordare
tutti coloro che di fede islamica sono morti sui campi di battaglia
del Risorgimento nazionale. Infatti, chi con abitudine frequenta i
luoghi sacri della Patria, come Magenta, Solferino, San Martino,
Palestro, non può rimanere indifferente al fatto che molti dei nomi
incisi sui vari monumenti sono di persone che erano native
dell'Africa settentrionale venute a combattere per la libertà e
l’indipendenza del nostro Paese. E' una lunga schiera di giovani
che, inquadrati nelle fila dell'esercito francese, hanno lasciato le
loro case, le loro terre per giungere a combattere in una Nazione che
magari avevano solo sentito nominare in modo fugace.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-weight: normal;">Per
il rispetto che si deve alla memoria e al ricordo di tutti i
combattenti per la libertà del nostro Paese che dovremmo ricordare
questa pagina del “risorgimento dimenticato” la pagina del
contributo delle truppe nord africane in terra italiana.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Dott Marco
Baratto<br />Associazione Culturale Euromediterranea</b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-25804913076566851782012-07-07T06:28:00.000-07:002012-07-07T06:28:00.113-07:00La ville lombarde de Lodi se souvient de Médéa : Draâ Esmar comme témoin<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">L’Association culturelle euro-méditerranéenne basée en Lombardie de Lodi (nord) a formulé le vœu de voir cette cité établir des liens culturels et commerciaux avec son éponyme algérienne ex-Lodi, aujourd’hui Draâ Esmar (Médéa).</span></div>
<div class="texte" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">«Dans la province de Lodi (Lombardie) existe une communauté algérienne tranquille. Comme d’autres communautés, elle constitue ‘‘un morceau du monde’’, vit et travaille dans nos villes», précise le président de l’Association, Dr Marco Baratto. «Pour développer de meilleurs liens avec la terre d’Algérie, il serait intéressant que la ville et la province de Lodi établissent un jumelage avec la ville antique de Lodi située sur l’autre rive de la Méditerranée», explique-t-il. </span></div>
<div class="texte" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">«La colonie agricole de Lodi en Algérie a été créée en 1848 par 948 colons français partis de Paris le 5 novembre 1848 et embarqués de Marseille sur le navire Christophe Colomb, pour débarquer à Alger le 29 novembre de la même année, avant de s’établir dans la région montagneuse au pied de l’Atlas médéen», écrit-il. «Le lieu avait alors été baptisé du nom de Lodi, en mémoire de la bataille du 10 mai 1796 de la rivière Adda», ajoute le chercheur. «Après l’indépendance de l’Algérie, comme toutes les villes fondées par le régime colonial, Lodi a pris le nom de Drâa Esmar.</span></div>
<div class="texte" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> Ce fait, cependant, ne devrait pas faire oublier les citoyens de l’ex-Lodi, dont l’histoire comporte un morceau de la nôtre», ajoute-t-il. «C’est pour cette raison, et aussi pour ouvrir de nouvelles voies d’échanges commerciaux et culturels qu’il serait approprié de nouer des liens avec le ‘‘Lodi algérien’’et sa province à travers un jumelage permettant des échanges entre les élèves de nos écoles et ceux du village algérien. Ce jumelage permettrait également de réaliser une meilleure compréhension entre deux communautés et deux cultures», soutient le Dr Marco Baratto.</span></div>
<div class="texte" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="texte" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial;"><strong>Fonte : </strong><a href="http://www.elwatan.com/-00-00-0000-174940_109.php"><strong>EL WATAN</strong></a> </span></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-569796117898778124.post-4726067522119900262012-07-01T03:05:00.000-07:002012-07-01T03:05:00.615-07:00RIPRENDIAMO I CONTATTI CON LODI D'ALGERIA<span style="font-family: Calibri; font-size: small;"><span style="font-family: Calibri; font-size: small;"><div style="text-align: justify;">
<strong>Nel territorio provinciale lodigiano esiste una discreta comunità algerina , che silenziosamente opera , vive e lavora. Al pari delle altre comunità presente rappresenta un “pezzo di mondo “ che vive nei nostri centri e nelle nostre città. Proprio per sviluppare meglio il legame con la terra algerina, sarebbe interessante che il Comune e la Provincia di Lodi potessero intraprendere un gemellaggio con l’antica città di Lodi situata sull’altra sponda del mediterraneo. La “colonia agricola “ di Lodi in Algeria venne creata nel 1848 da un nucleo di 948 coloni francesi partiti da Parigi il 5 Novembre del 1848 ed imbarcatisi a Marsiglia sulla nave “Cristoforo Colombo” , sbarcati ad Algeri il 29 Novembre di quell’anno raggiunsero la zona montagnosa ai piedi dell’Atlante. La città venne battezzata con il nome di “Lodi” in ricordo della battaglia del 10 Maggio 1796 combatuttasi sul fiume Adda . Dopo la l’indipendenza dell’Algeria, al pari di tutte le città fondate in epoca coloniale anche la Lodi oltre mediterraneo cambia nome ed assume quello di </strong></div>
</span><div style="text-align: justify;">
</div>
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman;"><strong>Drâa-Esmar. Questo </strong></span><span style="font-family: Times New Roman;"><strong>fatto, non dovrebbe però far mutare l’attenzione, dei lodigiani, verso questa comunità che dopo tutto </strong><strong>nella sua storia racchiude un pezzo della nostra. Per questo motivo, e per aprire anche nuove vie ai commerci e agli scambi culturali, sarebbe opportuno riprendere questo legame con la « Lodi Algerina » e la sua Provincia magari con un </strong><strong>gemellaggio e degli scambi tra gli studenti delle nostre scuole e di quelle algerine. Questo interscambio permetterebbe di conoscere meglio un’altra Nazione, un altra cultura e aprirci veramente al mondo riconoscendoci, come diceva un’illustre filosofo veramente « tutti fratelli »</strong></span></div>
<span style="font-family: Times New Roman;"><div align="justify">
<strong>
</strong></div>
<div align="justify">
<strong>Dott Marco Baratto</strong></div>
<div align="justify">
<strong>
Associazione Culturale Euromediterranea</strong></div>
</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01820528685974316558noreply@blogger.com