La nuova costituzione marocchina figlia della tradizione di libertà e tolleranza del Marocco


Se vogliamo, veramente la sicurezza,; Se vogliamo che gli ideali di libertà, eguaglianza e fratellanza divengano patrimonio comune di tutto il genere umano; Se vogliamo veramente tutto questo dobbiamo sostenere l’azione di Sua Maestà Mohammed VI e sostere il Regno del Marocco, una terra ed un popolo che è sempre stato terrà di libertà e tolleranza.


I cittadini marocchini si apprestano a votare un importante referendum nazionale che dovrà sanzionare, con il voto popolare la nuova costituzione del Regno. Questo testo rappresenta un altro tassello, nel lungo processo riformatore che S.M Mohammed VI ha intrapreso dalla sua ascesa al trono. Troppi commentatori europei,  hanno dato una lettura riduttiva a questo evento, legandolo agli avvenimenti che hanno interessato la sponda meridionale del mediterraneo, senza accorgersi che questo passo, rappresenta una delle tante eccezionali riforme che questo sovrano ha fino ad ora intrapreso. Riforme che , come più volte osservato, vanno lette come un cambiamento nella tradizione. Nel senso che se possono apparire dei cambiamenti, sono invece da iscriversi a pieno titolo nella tradizione storica, culturale e religiosa del Regno del Marocco. Inoltre, occorre ricordare che fin dal discorso del trono del 30 Luglio 1999 S. M . Mohammed VI, sustenva  che
« Nous sommes extrêmement attaché à la monarchie constitutionnelle, au multipartisme, au libéralisme économique, à la politique de régionalisation et de décentralisation, à l’édification de l’Etat de droit, à la sauvegarde des droits de l’Homme et des libertés individuelles et collectives, et au maintien de la sécurité et de la stabilité pour tous »   
Tutti principi che, non solo trovano nuovamente cittadinanza nel nuovo testo costituzione, ma che sono stati la “stella polare” che hanno caratterizzato questi anni di Regno. . Basti ricordare la riforma del Diritto di Famiglia (Moudawana) che, ispirandosi alla grande giurisprudenza malakita , ha dato una definizione corretta non solo dei diritti delle donne ma, anche dei rapporti all’interno del nucleo famigliare. Oppure, l’ampia riforma delle collettività locali che di fatto porterà a creare un’ampia decentralizzazione salvaguardando l’unità nazionale.
La nuova costituzione marocchina, quindi, non è tanto un azione estemporanea, quanto la consacrazione di un cammino di riforme, molto spesso ignorate nella parte settentrionale del Mediterraneo, che guardano ad Europa sempre più rinchiusa in se stessa e sempre meno aperta all’idea di creazione di un’area di libera circolazione Euro- Mediterranea.
Se vogliamo, veramente la sicurezza,; Se vogliamo che gli ideali di libertà, eguaglianza e fratellanza divengano patrimonio comune di tutto il genere umano; Se vogliamo veramente tutto questo dobbiamo sostenere l’azione di Sua Maestà Mohammed VI e sostere il Regno del Marocco, una terra ed un popolo che è sempre stato terrà di libertà e tolleranza.

Dott. Marco Baratto
Associazione Culturale Euromediteranea