«Dio è lo stesso per tutte le religioni»

«Dio è lo stesso per tutte le religioni monoteiste»: l’esordio di Yahya Sergio Yahe Pallavicini è già una apertura tutt’altro che timida verso la possibilità di un dialogo religioso, e quindi di una convivenza fraterna, tra Cristianesimo e Islam. Il professor Pallavicini, imam della moschea di via Meda a Milano e consigliere del ministero dell’Interno, è stato invitato giovedì sera a tenere una conferenza presso il Rotary Club Adda Lodigiano. Nato musulmano e italiano, Pallavicini predica la possibilità di un islam europeo. «Innanzitutto ha spiegato bisogna scardinare i luoghi comuni che legano l’Islam a mondi esotici da “Mille e una notte”, ma anche dai pregiudizi legati alle ondate migratorie». Questi preconcetti legati a un Islam misterioso, secondo Pallavicini, si sono legati alla paura di un Islam pericoloso, nata dopo gli attacchi terroristici. «Negare un dialogo a causa del fondamentalismo è come gettare discredito su tutti gli italiani per colpa della mafia»: l’Imam ha sottolineato prima di tutto la necessità di distaccarsi da alcune frange estremiste che «prendono a pretesto una religione per i soliti giochi di potere». Lo “scontro di civiltà”: un artificio che esclude l’universalità di fondo delle religioni monoteiste. L’“integrazione”: una parola magica con cui i politici pensano di risolvere dall’oggi al domani la questione dell’immigrazione. «L’immigrazione è una cosa, la sicurezza un’altra, l’economia estera, un’altra ancora ha affermato Pallavicini ; non bisogna met tere tut to sot to la voce “Islam”». Secondo l’imam bisogna partire estirpando i radicalismi e la violenza, nonché il provincialismo di cui l’Italia è ancora ammantata. Dopodiché, un dialogo tra le culture sarà davvero possibile, partendo dal presupposto che Dio è unico, ma ha stabilito vie diverse per raggiungerlo. Si tratta di gettare le basi affinché si riescano a mantenere le particolarità e le tradizioni, ma nel contempo si colga la vicinanza tra di esse. Questo è lo scopo dell’Islam europeo, ma non solo. Una vita religiosa, in un occidente ormai secolarizzato, ha ancora qualcosa da offrire: «Lo scopo di Ebraismo, Cristianesimo e Islam è quello di testimoniare il valore aggiunto della religiosità che si realizza nella responsabilità civile, nell’educazione, nella famiglia». Non si tratta di sottrarsi alle responsabilità del mondo moderno, ma di tenere,
sempre presente «l’altro».



Federico Gaudenzi

Fonte : IL CITTADINO