HAZAN ESTREA VITTIMA LODIGIANA DELL'ODIO ANTISEMITA

La vicinanza del "Giornata della Memoria" il prossimo 27 Gennaio ci premette di riflettere su una pagina triste della nostra storia, quella della dittatura fascista, ma nel ricordo della ritrovata libertà ci si dimentica spesso di ricordare che successivamente a quella data vennero immediatamente estese anche all’Italia settentrionale le disposizioni del rdl 20 gennaio 1944, n. 25 recante “Disposizioni per la reintegrazione nei diritti civili e politici dei cittadini italiani e stranieri già dichiarati di razza ebraica o considerati di razza ebraica”. Norme di portata storica che cancellavano una delle pagine più tristi della storia italiana abbia conosciuto anche perché a dispetto del solito ritornello degli “italiani brava gente” le norme che prevedevano la morte civile degli italiani di religione israelita non solo vennero applicate dagli apparati pubblici con dovizia precisione ma accettati dalla popolazione civile che nulla fece e per nulla si oppose alla applicazione di quella normativa. Normativa che sicuramente anche nel lodigiano venne applicata. Sarebbe un gesto di sana “pulizia della memoria “ se nella nostra provincia si intraprendesse un azione di ricerca per conoscere se e in che modo vennero applicate le norme contro gli apparenti alla religione israelitica , se vi furono casi di espulsioni dalle scuole , di arresti di israeliti residenti o dimoranti nel lodigiano. A tale proposito vorrei ricordare un caso quello di HAZAN ESTREA, nata a Smirne in Turchia il 15.12.1869, figlia di Moise e Eskenazi Luna, coniugata con Krespin Ella. Arrestata a Lodi nel mese di giugno 1944. Detenuta a Milano carcere. Deportata a Verona i1 02.08.1944 ad Auschwitz. Uccisa all’arrivo ad Auschwitz il 06.08.1944. Convoglio 14. Non sapremo mai cosa condusse questa Signora fino nella nostra città ma sicuramente sarebbe da annoverare tra i martire dell’olocausto di questo nostro territorio, sarebbe bello che il Comune dedicasse a questa vittima dell’odio antiebraico a cui anche gli italiani hanno partecipato con le azioni e le tante e troppe omissioni una via o un parco della città.

Marco Baratto