PASQUA 2013: LA PASQUA DELL'UNITA' TRA CRISTIANI ?

In questi giorni si è diffusa la notizia che, a partire dal 2013 i cristiani di Terra Santa , festeggeranno in unica data la ricorrenza della Pasqua . Per fissare una data comune, da quanto si apprende, si sarebbe scelto di seguire il modello già adottato da alcuni patriarcati ortodossi, vale a dire il Natale secondo il calendario gregoriano e la pasqua secondo il calendario giuliano.

Tale notizia, se confermata, certamente rappresenterebbe un passo in avanti nel processo ecumenico e, in particolar modo, nel processo di riavvicinamento tra il mondo cristiano di tradizione latina e quello bizantino. Inoltre, mai anno non sarebbe più consono , come il 2013 - anno in cui si celebrerà il 1700 anniversario del rescritto di Milano - per provare almeno in una parte del mondo cristiano questo tentativo di riunificazione tra i "due polmoni" del mondo cristiano.

Certo, non basterà sancire in modo univoco la data della Pasqua per eliminare del tutto questa frattura ne, un eventuale unità tra cattolici e ortodossi dovrebbe in alcun modo portare alla scomparsa dell'una o dell'altra tradizione configurando l'unità raggiunta come un inglobamento o una fusione. Semmai proprio le diversità e le peculiarità liturgiche che ognuno ha maturato nel corso di questi secoli di divisione possono rappresentare un arricchimento di tutti i credenti.

Il corso degli eventi storici, e i grandi fenomeni migratori hanno portato di fatto a ridisegnare la "mappa" della presenza dei cristiani , fatto questo che porta con se sicuramente aspetti positivi.

Per rimanere solamente all'ambito cristiano non  si può dimenticare l'aumento, non insignificante, delle comunità cattoliche in regioni , come la Scozia, dove tradizionalemente vi era una maggioranza di tradizione riformata. Ma anche la stessa Italia non è rimasta "immune" da questo cambiamento. Infatti, non si possono dimenticare i tanti ortodossi (divisi tra i vari Patriarcati) presenti nel nostro Paese che di fatto hanno rappresentato e rappresento fattore di crescita per molte realtà parrochiali.

In questa ottica sarebbe opportuno che sempre più spesso si possano realizzare, all'interno delle singole realtà parrochiali, momenti di riflessione e conoscenza comune anche attraverso quell'straordinaria esperienza  dello "scambio dell'ambone" . Un'esperienza che la Diocesi di Milano, per impulso del Consiglio delle Chiese Cristiane, sperimenta ormai da anni e che consiste nel far tenere l'omelia domenicale ad un rappresentante di una confessione cristiana diversa da quella che ospita la liturgia. In questo modo ad esempio, un sacerdote cattolico terrà l'omelia in una chiesa protestante o ortodossa e vice versa. Questo "scambio di ambone" facilita la comprensione e la conoscenza reciproca permettendo di apprezzare e approfondire le sensibilità delle diverse anime della Chiesa Cristiana.

In attesa di comprendere se l'annuncio del custode di Terra Santa in merito alla scelta, per i cattolici di quei Paesi, di festeggeiare la pasqua secondo il calendario giuliano, auguriamo che il movimento ecumenico possa continuare e portare i frutti sperati.


Dott Marco Baratto
Associazione Culturale Euromediterranea