LA TURCHIA IN EUROPA: LA NECESSITA' DI UNA PRESENZA

Non sono pochi coloro che si oppongono più o meno apertamente all’ingresso della Turchia nell’Unione Europea ma sicuramente tale presenza può rappresentare non solo un occasione sul piano economico ma può riservare anche una grande importanza sul piano del dialogo con l’Islam moderato, fatti di cui in nostro Governo dimostra profonda attenzione . Sotto il profilo religioso ed ecumenico, una svolta è venuta sicuramente anche da Papa Benedetto XVI che già visitato quella Nazione. Infatti, l’apertura verso l’Islam moderato potrà passare anche attraverso il ricordo che i Turchi hanno di un altro grande pontefice, Papa Benedetto XV, che non solo si oppose tenacemente alla prima guerra mondiale definendola una "inutile strage" ma anche come benefattore nei confronti dei soldati della Sublime Porta durante il primo conflitto mondiale. Infatti Benedetto XV, tramite il delegato pontificio Monsignor Angelo Maria Dolci, fece pressioni nei confronti degli alti comandi francesi affinché i prigionieri turchi fossero trattati umanamente e che si prestassero le dovute cure. Al termine del conflitto il nuovo stato Turco fece innalzare un monumento (ancora esistente) sotto il quale è possibile leggere “al grande Pontefice dell’ora tragica mondiale Benedetto XV, benefattore dei popoli senza distinzione di nazionalità e di religione, in segno di riconoscenza, l’Oriente (1914- 1919)” . Tale gesto, l’unico che una Nazione islamica ha fino ad ora riservato al capo della chiesa cattolica dimostra non solo quanto erano infondate le affermazioni mosse alla vigilia della Grande Guerra sull’oppressione che vigeva nei cosi detti "imperi centrali" (e la cui traccia è presente ancora in molti libri scolastici) ma anche come il dialogo tra le culture e tra le religioni sia possibile ed auspicabile. Inoltre la Turchia è sempre stata fattore di stabilità politica e sociale nell’area del mediterraneo , già il fondare della Kemal Ataturk sosteneva “Pace in casa, pace nel mondo” e con questo motto indicava la via da seguire , una via fondata sulla tolleranza, sulla libertà e sull’eguaglianza di tutte le persone.

Dott. Marco Baratto
Associazione Culturale Euromediterranea