Per il Dottor Marco Baratto, anche la volontà di contribuire ed a
riscoprire alcune delle pagine meno note al grande pubblico della liberazione
dell'Italia dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista. Le pagine che
hanno visto come protagonisti della liberazione d'Italia dalla dittatura
fascista e dall'occupazione nazista i reparti provenienti dagli altri Paesi
Europei e del Mediterraneo.
L’associazione culturale euro
mediterranea presieduta dal Dottor Marco Baratto di Mulazzano ha aderito alla
“Fondazione Cefalonia – Corfù 1941/1944 – Museo Laboratorio Memoria e Futuro
–Onluis” , presieduta dall’Avv.Costantino Ruscigno. . L’associazione
culturale euro mediterranea tramite il
suo presidente all’interno della fondazione si occuperà delle Relazioni esterne per Europa e
Mediterraneo .La Fondazione Europea Cefalonia-Corfù 1941/44 è nata nel maggio
del 2009 per iniziativa delle sezioni
provinciali di Milano, di Novara e di Torino dell’A.N.D.A. (Associazione Nazionale Divisione Acqui): è una
Fondazione di Partecipazione che
consente l’adesione, come sta già avvenendo, di soggetti sia pubblici
sia privati (enti locali, istituzioni,
associazioni, fondazioni, singoli cittadini) in Italia, in Grecia, in Germania, nonché in tutta Europa e oltre.
l’obbiettivo di realizzare eventi dedicati all’approfondimento dei temi legati
allo spazio mediterraneo .Le attività della Fondazione, con sede a Milano, muovono dalla convinzione che, nell’ambito
della storia europea, la tragica vicenda
di Cefalonia e Corfù sviluppatasi tra il 1941 e il 1944 ed, in particolare, nel drammatico settembre
1943, in cui migliaia di soldati italiani,
inermi prigionieri di guerra, furono massacrati dall’esercito tedesco
dopo i combattimenti e centinaia di
civili greci furono imprigionati, torturati ed uccisi, racchiude in sé insegnamenti e valori
fondamentali, ancora oggi di grande
importanza, per una costruzione condivisa di una nuova Europa Unita.
A Cefalonia e Corfù, nell’arco di tre anni, si
sono rapidamente susseguiti fatti
storici di grande significato simbolico: la vergognosa ed ingiustificata aggressione armata di uno Stato estero, gli
orrori della guerra, il massacro di
migliaia di uomini in violazione dei più elementari diritti umani ed,
allo stesso tempo, l’eroica fedeltà alle
Istituzioni di uno Stato ed alla Patria, la difesa della dignità di un popolo,
la solidarietà tra fratelli europei nella lotta di Liberazione. Durante la Seconda Guerra Mondiale anche
altri drammatici eccidi sono stati compiuti in modo del tutto ingiustificato e
sempre in violazione dei diritti umani,
analogamente a quanto avvenuto a Cefalonia e Corfù.
A Questi ideali si aggiunge , per
il Dottor Marco Baratto, anche la volotà di contribuire a ed a riscoprire
alcune delle pagine meno note al grande pubblico della liberazione dell'Italia
dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista. Le pagine che hanno visto
come protagonisti della liberazione d'Italia dalla dittatura fascista e
dall'occupazione nazista i reparti provenienti dagli altri Paesi Europei e del
Mediterraneo. Infatti, se non si deve mai dimenticare l'indispensabile apporto
degli Stati Uniti d'America altrettanto non si deve dimenticare il contributo
alla liberazione del Nostro Paese da parte delle truppe marocchine (facenti
capo al Corpo di Spedizione Francese) ai reparti Greci ( che con il sacrificio
di 177 uomini liberarano Rimini del 1944) e della Brigata Ebraica .
Quest'ultima dopo un primo addestramento in Alessandria d'Egitto, venne inviata
nel novembre 1944 sul fronte italiano. Il 27 marzo 1945 la fu affiancata al
Gruppo di Combattimento "Friuli" con il quale fu protagonista dello
sfondamento della linea gotica nella vallata del Senio. Dal 3 aprile 1945 a
Brisighella fu consegnata alla Brigata la propria bandiera:
azzurro-bianco-azzurro con la stella di David al centro. Dislocata nei pressi
di Alfonsine, la Brigata combatté con le proprie insegne a fianco di unità
italiane e polacche, distinguendosi in numerose operazioni militari per la
liberazione della Romagna e dell'Emilia, da Cuffiano, a Riolo Terme, Ossano,
Monte Ghebbio, La Serra, Imola e Ravenna, fino a Bologna. I suoi caduti sono
tumulati al cimitero di Piangipane a Ravenna. In tutto la Brigata Ebraica
combatté in Italia dal 3 marzo al 25 Aprile 1945.
Una storia del movimento di
liberazione che sia condivisa tra tutti i popoli che hanno lottato durante la
seconda guerra mondiale contro le dittature
e che ricordi anche il contributo di tutti i popoli del bacino del
mediterraneo alla liberazione dell’Italia hanno spinto l’associazione culturale
euro mediterranea, e il suo presidente Marco Baratto a stingere un rapporto di
stratta collaborazione e di partecipazione attiva alla “Fondazione Cefalonia –
Corfù 1941/1944 – Museo Laboratorio Memoria e Futuro –Onluis” , presieduta
dall’Avv.Costantino Ruscigno
Associazione Culturale Euromediterranea